sabato 19 novembre 2011

Niegel Farage (EFD) vs Mario Mauro (PPE)

Il 16 Novembre 2011 l'Eurodeputato britannico Farage è intevenuto al Parlamento Europeo nella discussione sulla "Governance economica".
Farage parla alla Commissione (io la chiamo Politburo) Europea. Ecco una sintesi:
"... Secondo qualsiasi misuratore oggettivo, l'Euro è un fallimento. E chi è il responsabile? Chi è in carica di voi? La risposta è ovviamente: "nessuno di voi, perché nessuno di voi è stato eletto. Nessuno di voi ha una legittimazione democratica per il ruolo che ricoprite in questa crisi." ... è entrata in scena Agela Merkel e viviamo ora in un'Europa dominata dalla Germania. ... quando il primo ministro Papandreou si è alzato e ha usato il termine "referendum" lei, signor Rehn lo ha descritto come una "violazione della fiducia", e i suoi amici qui si sono radunati come un branco di iene attorno a Papandreou, lo hanno fatto rimuovere e rimpiazzare con un governo-marionetta." ... E non soddisfatti, avete deciso che Berlusconi doveva andarsene. Così è stato rimosso e rimpiazzato dal sig. Monti, un ex commissario europeo, un architetto del disastro dell'Euro, un uomo che non era nemmeno membro del parlamento.
... Dovreste essere tutti licenziati. E devo dire, sig. Van Rompuy, 18 mesi fa quando ci siamo incontrati per la prima volta, mi ero sbagliato sul suo conto. La definii un "assassino silenzioso delle democrazie degli stati nazionali". Ora non più, lei è piuttosto chiassoso nel suo operare, non crede? Lei, un uomo non eletto, è andato in Italia e ha detto: "Questo non è il tempo per le elezioni, ma è il tempo delle azioni". Per Dio, chi le dà il diritto di dire queste cose al popolo italiano?"


Ma arriva poco dopo l'intervento dell'italiano Mario Mauro. Ecco uno stralcio:
"... In questi giorni, in sintonia con le sollecitazioni da più parti promosse, anche dalle Istituzioni europee, in Italia i principali partiti hanno favorito la nascita di un governo tecnico che avrà il compito di imporre sacrifici ad un paese da sempre restio a promuovere riforme e trasformazioni. La nascita di questo governo è, a mio modo di vedere, anche rispondendo all'intervento del collega Farage, pienamente legittimata dalla nostra prassi costituzionale, dalla conseguente iniziativa del Presidente Napolitano e dal profondo senso di responsabilità mostrato nella circostanza dal Presidente del Consiglio Berlusconi e dai principali partiti di maggioranza e di opposizione. ... la nascita di questo governo è una buona notizia per l'Europa e per la stabilità dell'eurozona".

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