mercoledì 7 dicembre 2011

Manovra finanziaria, depressione e fallimento dell'euro

Nel vecchio post "La fine dei banchieri secondo Tremonti" citavo Tremonti:
(12/11/2008) - Tremonti: "Se la banca fallisce i banchieri vanno a casa o in galera."
Oggi Obama, sull'onda degli Indignados e di Occupy Wall Street dice le stesse cose (vedi qui). Basta girare su Internet per trovare una sorta di revival sulle cause della crisi finanziaria ed economica e qui viene riassunta in pochi concetti chiari e precisi:

  1. La crisi viene dagli USA a causa della bolla speculativa spinta dalla deregulation senza controlli. L'FMI, la Banca Mondiale, le agenzie di rating dovevano servire a prevenire e invece non hanno lo hanno fatto [anzi, in taluni casi hanno dato appoggio a tali speculazioni].
  2. Il rapporto debito/PIL degli USA è del 100%.
  3. Il rapporto deficit/PIL degli USA sarà quest'anno attorno all'8%. Per Maastricht dovrebbe essere del 3%. L'Italia è al 4%.
  4. I poveri in USA sono 49 milioni su 300 milioni di abitanti.
  5. L'indebitamento privato USA è enorme.
  6. Gli stessi USA sono stati i capostipiti di quella follia chiamata "globalizzazione". Si esporta ricchezza e si importa povertà.
Il trader Dr.Troglia chiama questo "mondo dominato dalla pazza finanza e dei governi che sono sempre più dittature e sempre meno  democrazie". Senza democrazia si può fare di tutto, anche vendere l'Italia.
Andrea Mazzalai in "Monti manovra il Titanic dell'iniquità Italia" scrive di un "coniglio grigio uscito dal magico cilindro bocconiano dell’ovvietà!" e cita lo stesso Monti che sosciene che «... colpa del debito pubblico è degli italiani e il rischio è di compromettere quanto fatto in 60 anni». La critica a Monti si appesantisce quando si parla di "non mettere le tasche degli italiani" rivelando che la bialncia pende più sulla riduzione della spesa e che sull'aumento delle tasse [IRPEF]. Il blogger ritiene che questa è una manovra depressiva, e conclude prevedendo il Credit Crunch (vedi questo post di Grillo) e future dinamiche dei debiti sovrani (”fiscal compact”, patto di bilancio fiscale tra le nazioni europee!).
Finanziaria buona o cattiva che sia non servirà a salvare l'euro come dice questo blogger traducendo un articolo della CNN. Intanto si consolidano le voci sulla preparazione degli stati a un eventuale fallimento dell'euro come sta facendo l'Inghilterra (leggi qui).

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